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20 Ottobre 2025Fonte: Comunicato stampa ufficiale Eurojust del 23 settembre 2025 – “Eurojust coordinates action to halt cryptocurrency fraud of over 100 million euros across Europe”
Negli ultimi anni, le autorità europee hanno intensificato la loro azione di contrasto contro le truffe in criptovalute, fenomeno che continua a mietere vittime tra investitori di tutta Europa. Il 23 settembre 2025, Eurojust ha diffuso un comunicato ufficiale con il quale ha annunciato una vasta operazione internazionale che ha portato allo smantellamento di una rete criminale dedita a una frode in criptovalute del valore stimato di oltre 100 milioni di euro.
L’indagine, avviata su richiesta delle autorità spagnole e portoghesi, è stata condotta congiuntamente in più Paesi dell’Unione Europea, con il supporto operativo di Europol e delle forze di polizia nazionali. Tra le giurisdizioni coinvolte figura anche l’Italia, rappresentata dalla Procura della Repubblica di Torino, dalla Guardia di Finanza – Nucleo Centrale di Polizia Valutaria di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino.
Secondo quanto riportato da Eurojust, la frode era in atto sin dal 2018 e coinvolgeva 23 Paesi europei, con centinaia di vittime in Germania, Francia, Italia e Spagna. Il principale indagato, ritenuto l’ideatore del sistema, offriva online falsi investimenti in criptovalute attraverso piattaforme professionali apparentemente affidabili. Ai clienti venivano promessi rendimenti elevati e sicuri, mentre le somme versate venivano dirottate su conti bancari in Lituania, dove venivano successivamente riciclate tramite una complessa rete di transazioni finanziarie.
Quando le vittime tentavano di ritirare i loro investimenti, gli venivano richiesti ulteriori versamenti per “spese di sblocco”, dopodiché i siti web venivano oscurati, causando la perdita totale dei fondi.
Un’azione coordinata e la forza della cooperazione giudiziaria europea
Durante il cosiddetto “action day” disposto dalle autorità giudiziarie, sono stati effettuati cinque arresti e numerose perquisizioni in Spagna, Portogallo, Italia, Romania e Bulgaria. Oltre alle detenzioni, sono stati congelati conti bancari e beni mobili riconducibili ai soggetti coinvolti.
Eurojust ha avuto un ruolo determinante nella creazione di una Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team – JIT) tra le autorità spagnole e lituane, garantendo lo scambio tempestivo di informazioni e il coordinamento transnazionale delle indagini.
Parallelamente, Europol ha fornito supporto operativo e analitico fin dal 2020, inviando in Portogallo un esperto di criptovalute per assistere le autorità nell’individuazione e nel sequestro degli asset digitali.
Il ruolo dell’Italia e il contributo della Guardia di Finanza
L’Italia ha partecipato attivamente all’operazione attraverso le Procure competenti e i reparti specializzati della Guardia di Finanza, che hanno svolto accertamenti economico-finanziari su conti e wallet sospetti.
La collaborazione tra le autorità nazionali e gli organismi europei rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione giudiziaria e investigativa internazionale, indispensabile per affrontare fenomeni complessi come le criptotruffe.
La struttura di queste frodi – basata su server esteri, transazioni in valute digitali e società di comodo – rende infatti essenziale un coordinamento immediato tra le varie Procure e la polizia giudiziaria (PG), sia in fase investigativa che nella fase di sequestro preventivo dei wallet.
L’importanza di una corretta impostazione difensiva e della collaborazione con la Polizia Giudiziaria
Dall’esperienza maturata dallo Studio Legale Giammatteo, che da anni segue casi complessi di truffe in criptovalute, emerge un principio fondamentale: una tempestiva impostazione difensiva e una stretta collaborazione con la Polizia Giudiziaria sono determinanti per ottenere risultati efficaci.
Nei procedimenti di questo tipo, la fase iniziale dell’indagine è cruciale. La redazione degli atti, la richiesta di analisi on-chain, la corretta individuazione dei wallet e l’attivazione dei canali di cooperazione internazionale (come Europol, Eurojust e le Financial Intelligence Units) possono consentire il blocco degli asset e il recupero dei fondi.
Una difesa strutturata fin dalle prime ore consente inoltre di orientare correttamente le richieste alla Procura e di evitare dispersioni di tempo e prove digitali.
L’operazione coordinata da Eurojust conferma che la lotta alle truffe in criptovalute è ormai una priorità a livello europeo e che solo una sinergia tra le Procure, le autorità giudiziarie e i difensori specializzati può portare a risultati concreti.
Lo Studio Legale Giammatteo segue con attenzione l’evolversi delle indagini europee e nazionali, assistendo numerosi risparmiatori vittime di frodi crypto e promuovendo azioni civili e penali per il recupero dei capitali.
Chi ritiene di essere stato vittima di truffe su piattaforme di investimento online o tramite false offerte in criptovalute può rivolgersi allo Studio Legale Giammatteo per una valutazione preliminare gratuita e per l’avvio delle azioni di tutela più adeguate.
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